Primarie vere...finte e per legge
venerdì 12 ottobre 2007 di Umberto Calabrese
Appartengo a quella scuola di pensiero, formatasi intorno al pensiero ed all’azione di Federico Ozanam, e che viene definita cristiano democratico o cattolico democratico
Ho esperimentato, attraverso il volontariato cattolico, l’importanza della condivisione e della partecipazione. Ho militato in un tempo lontano, in partiti popolari e democratici, in cui tutti, persino io, potevano ambire un giorno ad essere il "Segretario", il "leader".
Mi è stato insegnato, ed ho appreso attraverso l’esempio dei tanti, del mio partito, ma anche e soprattutto dei partiti storici che la Politica era sacrificio, impegno, ricerca, rilevamento dei problemi, studio e risoluzione degli stessi, attraverso l’azione politica. Dove una virgola su un documento era motivo di dibattito, di confronto di partecipazione.
Dove tutto era discusso, nei territori, nelle fabbriche, nelle sezioni.
Dove si era candidati ad una elezione se si era espressione reale del territorio.
Ecco, da cittadino, questa è la mia Italia, l’Italia che voglio, fatta da una classe politica che non ha paura dei cittadini, anzi li cerca, si confronta con loro, si fa scegliere, per la propria esperienza, competenza, professionalità e non ultimo per la propria onestà.
Questa è l’Italia che sogno, un’Italia protagonista del proprio destino, con l’orgoglio del suo passato.
Per questo credo che una delle riforme necessarie sia l’introduzione delle Primarie Aperte per legge. Perché siano i cittadini a scegliere chi mettere in lista, per essere poi eletto.
Perchè solo quando il potere di scegliere ritorna a noi popolo italiano, potremo riavere Partiti popolari e democratici, e non partiti che portano il nome del proprio padrone. Dove per statuto i "Segretari" o "Presidenti" sono tali finchè non si dimettono.....nel paese dove nessuno si dimette.
Dove le liste non sono determinate dai vertici di partito, ma dai cittadini. Solo allora sarà una democrazia partecipata, dove tutti nel segreto dell’urna, così come detta la Costituzione, sceglierà il proprio candidato.
Perchè in questa prossima primaria, e non primarie, del nascente Partito Democratico, i suoi elettori devono dichiarare pubblicamente il proprio voto, in apparente contrasto con la segretezza del voto, voluto dalla Costituzione vigente.
Come non accadrebbe che elettori di un polo votano un candidato della primaria dell’altro polo.....perché l’elezioni sarebbero nel medesimo istante.
Tutto questo se avessimo le Primarie Aperte per legge, non accadrebbe.
Sulle Primarie Aperte, signor Beppe Grillo, aspetto ancora una sua risposta, i candidati vuole che li scelgano i cittadini attraverso le Primarie Aperte o Lei con tanto di bollino di qualità?
Aspetto ancora una volta la sua risposta.
(Fonte: Agorà Magazine)
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