domenica 4 novembre 2007

La Mia Italia

protagonista democratica popolate


Manifesto


Noi cittadini italiani siamo consapevoli che la nostra cultura contemporanea è il frutto della tradizione cattolica democratica, laica, riformista e liberale che nel Novecento ha unificato un popolo per secoli diviso ed occupato da potenze straniere, dopo l'epopea risorgimentale dell'800 e due guerre mondiali, che vede nella solidarietà la sua sintesi massima.
Rivendichiamo con orgoglio tutto il nostro passato fatto di ombre e di luci, di lotte sociali e civili, di emigrazioni ed immigrazioni, grati alle generazioni che hanno reso protagonista la nostra nazione nelle arti, nella cultura e nella scienza..
Rivendichiamo con fierezza la nostra vocazione europea, che ha visto l'Italia, intellettuale e politica, protagonista nella costruzione dell'Unione Europea. Costatiamo, preoccupati, l'attuale decadimento della nostra amata patria. Riteniamo colpevole di questa situazione un vecchio sistema di fare politica, miope ai problemi reali di questo paese, concentrato a lotte intestine e teso al mantenimento più di posizioni di potere che al bene comune e che genera leggi elettorali lontane dai più elementari principi democratici di scelta di noi cittadini di eleggere i nostri rappresentanti.
Noi cittadini, consapevoli di tutto questo, stanchi di provare a rianimare gli attuali partiti e che crediamo in un'Italia Protagonista di se stessa, ci rivolgiamo ad altri cittadini come noi che vogliono impegnarsi ad un vero rinascimento culturale e politico, per rinnovare ed innovare la politica creando una nostra Italia.

Noi vogliamo un'Italia Protagonista nelle arti, nella cultura, nella scienza, nell'impresa, nella solidarietà. Noi vogliamo un'Italia Protagonista in Europa e nel mondo. Noi vogliamo un'Italia Protagonista in una democrazia partecipata, dove il popolo italiano, come detta la nostra costituzione, sia sovrano. Noi vogliamo le primarie aperte per legge per scegliere i candidati in ogni tipo e grado di elezione.

Per realizzare l'Italia Protagonista che vogliamo ci siamo costituiti in movimento politico, impegnandoci a realizzare una moderna democrazia partecipativa, fondata sulla solidarietà, difendendo l'attuale Costituzione e l'unità nazionale.Quello in cui crediamo e che vogliamo è:
1. la reale partecipazione dei cittadini nella scelta dei loro rappresentanti, primarie aperte affinchè siano i cittadini a proporre e scegliere i candidati;

2. il corretto svolgimento del mandato da parte degli eletti da conformarsi ad un codice etico-deontologico, codice che oggi esiste per quasi tutte le professioni ma non per quella del politico;

3. la vera figura del "mio eletto", contatto confidenziale e diretto tra rappresentato e rappresentante da realizzare sia tramite il continuo aggiornamento su idoneo sito internet dell'attività svolta settimanalmente da parte dell'eletto nell'ambito della propria carica, sia tramite specifico impegno a dare ascolto ai propri elettori ricevendoli personalmente o rispondendo alle loro telefonate in tempi prestabiliti;

4. separazione fra banche ed impresa;

5. pagare giuste tasse al netto di ogni spesa;

6. investire sui giovani, sulla scuola, università e la ricerca;

7.investire sulla solidarietà;

8. sicurezza, giustizia rapida ed efficace, certezza delle pene per chi sbaglia;

9. professionalità e merito nell'inserimento nel mondo del lavoro e la progressione in carriera;

10. un reale impegno di tutti per la sostenibilità ambientale di ogni comportamento, azione, intervento per la solidarietà nel tempo, per coloro che verranno dopo di noi e nello spazio, per coloro che sono deprivati dalle risorse ambientali dalle politiche energivore dell'occidente consumista;

Ci appelliamo ad ogni italiano che sente suo il proprio Paese, lo vuole protagonista, democratico e popolare.


Umberto Calabrese

Antonfrancesco Venturini

Giordano Maria Conti

Gianfranco Ziccaro
Firma anche tu il manifesto


sabato 3 novembre 2007

Primarie vere...finte e per legge

Continua la raccolta di firme per la legge d’Iniziativa popolare

Primarie vere...finte e per legge

Attraverso le primarie aperte si ha una democrazia partecipata.

venerdì 12 ottobre 2007 di Umberto Calabrese



Il 14 Ottobre saranno molti gli elettori del nascente Partito Democratico, a partecipare alla Primaria per confermare le scelte dei vertici, ma per quanto si possa essere critici e in dissaccordo con scelte e metodi, addottati, domenica sarà un grande atto di partecipazione popolare e democratica, una grande festa democratica tutta italiana.

Umberto CalabreseAppartengo a quella scuola di pensiero, formatasi intorno al pensiero ed all’azione di Federico Ozanam, e che viene definita cristiano democratico o cattolico democratico

Ho esperimentato, attraverso il volontariato cattolico, l’importanza della condivisione e della partecipazione. Ho militato in un tempo lontano, in partiti popolari e democratici, in cui tutti, persino io, potevano ambire un giorno ad essere il "Segretario", il "leader".

Mi è stato insegnato, ed ho appreso attraverso l’esempio dei tanti, del mio partito, ma anche e soprattutto dei partiti storici che la Politica era sacrificio, impegno, ricerca, rilevamento dei problemi, studio e risoluzione degli stessi, attraverso l’azione politica. Dove una virgola su un documento era motivo di dibattito, di confronto di partecipazione.

Dove tutto era discusso, nei territori, nelle fabbriche, nelle sezioni.

Dove si era candidati ad una elezione se si era espressione reale del territorio.

Ecco, da cittadino, questa è la mia Italia, l’Italia che voglio, fatta da una classe politica che non ha paura dei cittadini, anzi li cerca, si confronta con loro, si fa scegliere, per la propria esperienza, competenza, professionalità e non ultimo per la propria onestà.

Questa è l’Italia che sogno, un’Italia protagonista del proprio destino, con l’orgoglio del suo passato.

Per questo credo che una delle riforme necessarie sia l’introduzione delle Primarie Aperte per legge. Perché siano i cittadini a scegliere chi mettere in lista, per essere poi eletto.

Perchè solo quando il potere di scegliere ritorna a noi popolo italiano, potremo riavere Partiti popolari e democratici, e non partiti che portano il nome del proprio padrone. Dove per statuto i "Segretari" o "Presidenti" sono tali finchè non si dimettono.....nel paese dove nessuno si dimette.

Dove le liste non sono determinate dai vertici di partito, ma dai cittadini. Solo allora sarà una democrazia partecipata, dove tutti nel segreto dell’urna, così come detta la Costituzione, sceglierà il proprio candidato.

Perchè in questa prossima primaria, e non primarie, del nascente Partito Democratico, i suoi elettori devono dichiarare pubblicamente il proprio voto, in apparente contrasto con la segretezza del voto, voluto dalla Costituzione vigente.

Come non accadrebbe che elettori di un polo votano un candidato della primaria dell’altro polo.....perché l’elezioni sarebbero nel medesimo istante.

Tutto questo se avessimo le Primarie Aperte per legge, non accadrebbe.

Sulle Primarie Aperte, signor Beppe Grillo, aspetto ancora una sua risposta, i candidati vuole che li scelgano i cittadini attraverso le Primarie Aperte o Lei con tanto di bollino di qualità?

Aspetto ancora una volta la sua risposta.

(Fonte: Agorà Magazine)

Morire di botte a Roma Capitale d’Italia
Giovanna Reggiani: siamo tutti responsabili!
E’ morta! Ha tentato di difendersi, ma la furia assassina ha vinto
venerdì 2 novembre 2007 di Umberto Calabrese

Giovanna Reggiani, sei morta per la violenza di un …., con quale aggettivo, possa mai descrivere chi ha causato con la sua violenza la tua morte, il dolore, l’impotenza di tuo marito, dei tuoi cari.
Giovanna Reggiani, ti do del tu, perché sei, la mia compagna, mia sorella, la mia mamma, sei e non riesco a scrivere al passato il tuo nome, una donna della famiglia italiana, assediata, indifesa, assalita, percossa sino alla morte, da un……
Giovanna Reggiani, oggi non vorrei essere il Sindaco di Roma, nè il Prefetto, nè ogni carica Pubblica, che dovrà recarsi da tuo marito, non avrei parole. E che dici all’uomo che ti amava, e che è un servitore dello Stato, di quello Stato che ha appartamenti demaniali, come quello dove vivevi.
L’abbiamo visto in che stato d’abbandono, le nostre forze armate, il nostro Stato, fanno vivere i nostri ufficiali, sottufficiali e le loro famiglie. Viottoli senza illuminazione, senza pulizia, carcasse d’auto, materassi, siringhe, bottiglie….abbiamo sentito le testimonianze, delle tue amiche, assediate, indifese, impaurite di essere assalite…….
Sì il responsabile materiale della tua morte, è il romeno, ma i responsabili morali sono i nostri politici, sono le nostre omertà di cittadini, è la nostra vigliaccheria a non protestare a non alzare la voce di fronte al potente di turno, che non fa il proprio dovere.
No, non posso credere che in quel viottolo non sia passato, un agente di polizia, un carabiniere, un vigile urbano, un operatore ecologico dell’Ama, i tanti cittadini che ora i tg intervistano. E dove stanno i verbali dei sopraluoghi, dove stanno le interrogazioni al Presidente del Municipio, al Sindaco. Dove sono le petizioni sottoscritte dai cittadini, dai comitati di quartiere, dove sono gli articoli di giornale o i servizi, spero di essere smentito, e che i cittadini mi inviino copie di petizioni, disattese dagli organi preposti.
Ti chiedo scusa Giovanna Reggiani, a nome di tutti, perché noi tutti, non abbiamo fatto nulla per evitare, la tua passione di dolore, non ti abbiamo saputo dare un’abitazione sicura, non ti abbiamo protetto, non abbiamo vigilato….non abbiamo protestato prima……non abbiamo fatto il nostro dovere civico, siamo tutti responsabili, ogni volta che non facciamo il nostro dovere o non operiamo il bene comune. (Fonte www.agoramagazine.it)