Morire di botte a Roma Capitale d’Italia
Giovanna Reggiani: siamo tutti responsabili!
E’ morta! Ha tentato di difendersi, ma la furia assassina ha vinto
venerdì 2 novembre 2007 di Umberto Calabrese
Giovanna Reggiani: siamo tutti responsabili!
E’ morta! Ha tentato di difendersi, ma la furia assassina ha vinto
venerdì 2 novembre 2007 di Umberto Calabrese
Giovanna Reggiani, sei morta per la violenza di un …., con quale aggettivo, possa mai descrivere chi ha causato con la sua violenza la tua morte, il dolore, l’impotenza di tuo marito, dei tuoi cari.
Giovanna Reggiani, ti do del tu, perché sei, la mia compagna, mia sorella, la mia mamma, sei e non riesco a scrivere al passato il tuo nome, una donna della famiglia italiana, assediata, indifesa, assalita, percossa sino alla morte, da un……
Giovanna Reggiani, oggi non vorrei essere il Sindaco di Roma, nè il Prefetto, nè ogni carica Pubblica, che dovrà recarsi da tuo marito, non avrei parole. E che dici all’uomo che ti amava, e che è un servitore dello Stato, di quello Stato che ha appartamenti demaniali, come quello dove vivevi.
L’abbiamo visto in che stato d’abbandono, le nostre forze armate, il nostro Stato, fanno vivere i nostri ufficiali, sottufficiali e le loro famiglie. Viottoli senza illuminazione, senza pulizia, carcasse d’auto, materassi, siringhe, bottiglie….abbiamo sentito le testimonianze, delle tue amiche, assediate, indifese, impaurite di essere assalite…….
Sì il responsabile materiale della tua morte, è il romeno, ma i responsabili morali sono i nostri politici, sono le nostre omertà di cittadini, è la nostra vigliaccheria a non protestare a non alzare la voce di fronte al potente di turno, che non fa il proprio dovere.
No, non posso credere che in quel viottolo non sia passato, un agente di polizia, un carabiniere, un vigile urbano, un operatore ecologico dell’Ama, i tanti cittadini che ora i tg intervistano. E dove stanno i verbali dei sopraluoghi, dove stanno le interrogazioni al Presidente del Municipio, al Sindaco. Dove sono le petizioni sottoscritte dai cittadini, dai comitati di quartiere, dove sono gli articoli di giornale o i servizi, spero di essere smentito, e che i cittadini mi inviino copie di petizioni, disattese dagli organi preposti.
Ti chiedo scusa Giovanna Reggiani, a nome di tutti, perché noi tutti, non abbiamo fatto nulla per evitare, la tua passione di dolore, non ti abbiamo saputo dare un’abitazione sicura, non ti abbiamo protetto, non abbiamo vigilato….non abbiamo protestato prima……non abbiamo fatto il nostro dovere civico, siamo tutti responsabili, ogni volta che non facciamo il nostro dovere o non operiamo il bene comune. (Fonte www.agoramagazine.it)
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